13 Giu

Rinfrescare senza sprechi

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Per utilizzare in modo ottimale gli impianti di climatizzazione senza rinunciare al comfort nella stagione estiva le misure essenziali per ottenere bollette più leggere consistono nell’aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna, portando il termostato da 26 a 28°C, e chiudere le persiane quando non si è in casa.

In particolare, nel periodo estivo è fondamentale schermare le finestre esposte a sud e a est

Con questi due accorgimenti si potrà ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica per la climatizzazione estiva, risparmio variabile in funzione dell’esposizione alla radiazione solare dell'abitazione.

Sostituire un vecchio condizionatore in classe D (consumo da etichetta 243 kWh) con un nuovo modello in classe A+++ (consumo da etichetta 103 kWh) può far risparmiare 140 kWh elettrici, pari a circa il 60%.

  • Porre attenzione alla classe energetica del climatizzatore che si vuole installare, infatti la scelta del modello rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi. Nella scelta, indipendentemente dalla tecnologia, sono sempre da preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A perchè, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno.
  • Non raffreddare troppo l’ambiente e fare attenzione all’umidità. La normativa vigente prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna degli ambienti non debba scendere sotto i 24-26°C ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti ad avere un ambiente confortevole; inoltre molto spesso può bastare l’attivazione della funzione deumidificazione per scongiurare la sensazione di caldo opprimente e questo perchè l’umidità presente nell’aria porta a percepire una temperatura più elevata di quella reale.
  • Chiudere le persiane Durante le ore più calde è opportuno chiudere le persiane e abbassare le tapparelle così da ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, il calore riducendo così anche l’energia richiesta dai climatizzatori per raffrescare gli ambienti.
  • Scegliere la tecnologia inverter perché questa tecnologia permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità dato che la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente Questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità complessive risultano essere inferiori a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti in cui vengono installati.
  • In fase di installazione è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete dato che l’aria fredda, tendendo a scendere, si mescolerà più facilmente con quella calda che, invece, tende a salire. Naturalmente è da evitare nella maniera più assoluta il posizionamento del climatizzatore dietro divani o tende perché si avrebbe il cosiddetto effetto barriera con inevitabile sensibile riduzione della diffusione dell’aria fresca.
  • Un climatizzatore per stanza Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato.
  • Non lasciare porte e finestre aperte, infatti il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno e l’’ingresso nella stanza di aria calda lo obbliga ad un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con conseguente inutile dispendio di energia.
  • Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione per evitare inutili dispersioni; inoltre è opportuno che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e alle intemperie.
  • Usare il timer e la funzione ‘notte’ Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort.
  • I filtri dell’aria e le ventole devono essere puliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.
  • Sostituire le lampadine incandescenti con luci a LED, infatti gli apporti di calore dovuti all’illuminazione sono una parte non trascurabile del carico termico all’interno delle abitazioni dato che, soprattutto le lampade ad incandescenza, trasformano in calore il 90% dell'energia elettrica che assorbono e lo dissipano per l’80% come calore nell’ambiente. Inoltre le luci a LED consumano molta meno energia rispetto all'illuminazione a incandescenza.
  • Da ricordare che per agevolare la sostituzione degli impianti esistenti e l’installazione di soluzioni tecnologiche ad elevata efficienza energetica, esistono varie forme di incentivo.

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