Si sente spesso parlare, per piccoli consumi, della possibilità di installare il cosiddetto fotovoltaico da balcone ma, per capire se effettivamente questa soluzione apparentemente economica e di facile installazione possa effettivamente contribuire ad abbassare le spese legate alla bolletta della luce.
Il fotovoltaico da balcone consiste in un unico pannello solare da installare sul proprio balcone di casa, agganciandolo direttamente alla ringhiera o al parapetto o, anche, posizionandolo con un’inclinazione appropriata, quindi di almeno 20°-30°, sul pavimento del terrazzo.
Condizione indispensabile per un buon funzionamento è che il pannello riceva l’irradiazione luminosa per buona parte della giornata e questo significa che l’installazione ottimale è verso sud perché, già a est- ovest in inverno, in considerazione del posizionamento a filo lungo la ringhiera del balcone, si ha un significativo calo di efficienza, anche del 50%.
L’efficienza di un kit fotovoltaico da balcone varia, naturalmente, in base alla potenza del pannello che, in genere, è da 1,2 kWh o da 2,4 kWh, così come da quanti se ne installano tenendo conto che al massimo, in base allo spazio disponibile, se ne possono installare fino a 3 ottenendo, in questo modo, una generazione di corrente elettrica globale di circa 1.200kW/h all’anno.
Considerando che, mediamente, un nucleo familiare necessita di 2.700kW/h annui, il vantaggio economico installando, il caso più probabile, un pannello plug & play da 350W sul balcone può portare ad un risparmio annuo in bolletta di circa 90,00 Euro.
Il singolo pannello in silicio monocristallino può raggiungere un picco di 340W, arrivando a erogare nelle ore più soleggiate quasi 300W che possono venire utilizzati in autoconsumo e, abbinandovi una batteria di accumulo, è possibile utilizzare la corrente anche durante le ore buie.
Attenzione che in inverno, con temperature inferiori ai 5°l’efficinza delle batterie diminuisce sensibilmente se si trovano all’esterno; inoltre le batterie di accumulo hanno un costo elevato, una durata limitata, soprattutto se al piombo, e la loro durata nel tempo viene ridotta se dovessero scaricarsi completamente, così come sovraccaricarsi.
La soluzione migliore sarebbe quindi quella di collegare il pannello fotovoltaico direttamente alla rete elettrica con un inverter, generalmente fornito insieme al kit del pannello fotovoltaico plug & play,
In alcuni modelli l’inverter è incorporato all’interno del pannello stesso.
Altro aspetto di cui tenere conto, una volta installato il pannello “fai da te” è che il generatore di corrente non venga a trovarsi a valle dei fusibili domestici perché, in caso di interruzione di corrente dalla rete, il pannello continuerebbe ad erogare corrente mantenendo attive le linee.
Resta un ultimo aspetto, a mio avviso il più importante, ovvero che per installare un pannello fotovoltaico sul parapetto del proprio balcone occorre rispettare un vincolo particolarmente stringente: non alterare il decoro architettonico dell’edificio ovvero di quell’insieme di linee che caratterizzano il fabbricato, al di là del fatto che lo stesso abbia, o meno, un effettivo pregio.
Questo significa che anche un palazzo di periferia è dotato di un proprio decoro architettonico che deve essere rispettato e questo comporta che molto difficilmente la presenza di uno o più pannelli fotovoltaici in facciata non vada ad impattare sull’estetica dell’edificio. Ecco perché non è possibile procedere in autonomia, così come non è possibile ricevere l’autorizzazione direttamente da parte dell’amministratore del condominio ma occorre passare preventivamente in sede di assemblea per valutare se vi siano o meno possibili contestazioni. Da sottolineare come l’assenza totale di possibili contestazioni la si possa avere solo ed esclusivamente a fronte dell’unanimità, intesa come espressione favorevole da parte di tutti, ma proprio tutti, i condomini comproprietari.